Naturalis Historia – 5 volumi
Giardini, 1984. Presentazione di Antonio Spallino, saggio introduttivo di Francesco Della Corte. Traduzione e note di S. Boscherini, S. Rizzo, A. Roncoroni, et al.
Testo latino e italiano.
Opera pubblicata dal 1984 al 1987.
5 volumi, 4vo pp. 1338 complessive
Brossura
1.400,00€
1 disponibili
Ti serve aiuto? Scrivici direttamente su WhatsApp +39 347 3783594.
Descrizione
Giardini, 1984. Presentazione di Antonio Spallino, saggio introduttivo di Francesco Della Corte. Traduzione e note di S. Boscherini, S. Rizzo, A. Roncoroni, et al.
Testo latino e italiano.
Opera pubblicata dal 1984 al 1987.
5 volumi, 4vo pp. 1338 complessive
Brossura
Nella forma giunta sino a noi, la Historia è costituita da 37 libri, il primo dei quali comprende una prefazione e un indice, nonché una lista di fonti che inizialmente precedeva ciascuno dei libri. Successivamente l’opera tratta di astronomia, fisica e scienze della terra (la struttura del mondo e i quattro elementi: libro II; geografia: libri III-VI), di biologia (l’uomo: libro VII; fauna e flora: libri VIII-XXXII) e di materiali e arte (libri XXXIII-XXXVII). Plinio dedica inoltre ampio spazio ai rimedi medicinali (quelli derivanti da fauna e flora sono concentrati tra libro XXIV e XXXII, mentre quelli dei materiali sono sparsi nei relativi libri) e fa frequenti riferimenti alla religione e al mito, pur criticando superstizioni e magia in campo medico, religioso e astrologico. La conclusione dell’ultimo libro contiene una comparazione di quanto esiste in natura e la descrizione dell’Italia come il paese migliore tra le terre del mondo.
PLINIO IL VECCHIO
(Como 23/24 – Stabiae, odierna Castellammare, 79 d.C.) erudito latino. Educato a Roma, entrò verso la metà del sec. I nella carriera equestre e comandò a lungo uno squadrone di cavalleria sul Reno. Tornato in Italia verso il 58, si dedicò a studi retorici e grammaticali. Sotto l’impero di Vespasiano ricoprì importanti funzioni pubbliche, divenne consigliere di Vespasiano stesso e poi di Tito. Preposto alla flotta di capo Miseno, trovò la morte alla fine di agosto del 79 nella famosa eruzione del Vesuvio: la sua tragica fine ci è narrata con ricchezza di particolari in una lettera di Plinio il Giovane.A Plinio il Giovane (Ep. iii, 5) è dovuto anche un elenco delle opere storiche e retoriche di P., di cui ci rimangono frammenti. Completa ci è giunta invece la sua opera enciclopedica Naturalis historia, in 37 libri, uno dei capisaldi della cultura antica, molto letta anche in tutto il medioevo. L’opera inizia con una prefazione e una bibliografia e continua con la trattazione dell’astronomia e della geografia (libri 2-6), dell’uomo e degli altri animali (libri 7-11), della botanica (libri 12-19), della medicina (libri 20-32), dei metalli e delle pietre e del loro uso in medicina, dell’arte e architettura (libri 33-37). Mescolando esperienze personali e testimonianze di fonti antiche in uno stile manierato e a volte tortuoso, P. ci dà, oltre a innumerevoli, preziose notizie sulle conoscenze scientifiche e letterarie del tempo, un esempio unico del profondo umanesimo e della vastità di interessi della cultura latina del I secolo.